Le cave di Bauxite
Tra Punta Facì e il Faro di Punta Palascìa, subito a sud di Otranto dopo la Torre del Serpe, si apre la più selvaggia delle spiagge otrantine, la Baia delle Orte. Premiata con la bandiera Blu e 5 Vele di Legambiente, l’insenatura sfoggia acque cangianti che sfumano dal blu cobalto, lì dove il fondale è più profondo, fino al turchese che lambisce il fondale sabbioso proprio vicino alla costa. Camminando lungo i sentieri che solcano la pineta e la macchia, si giunge in riva al mare.
Nel luogo isolato e selvaggio, bisogna districarsi tra le rocce basse per trovare un posto comodo in cui fermarsi per poi tuffarsi in un mare azzurro, protetto dai venti da nord. “Il fiume d’oro” e “Fontana” sono due polle di acqua dolce che sgorgano a pochi metri dalla battigia. Popolata dalla fauna marina, la Baia delle Orte è inoltre un piccolo paradiso per chi ama il diving e la pesca subacquea. Appena qualche centinaio di metri di distanza dalla battigia, invece, spiccano le collinette scarlatte della cava di bauxite che abbraccia uno specchio d’acqua dalle sfumature verdi, uno scenario da cartolina incastonato nella scogliera.